Apostoli dello Spinning

Blame Canada, overdose di lucci

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pike is my dope
view post Posted on 11/8/2009, 18:33




Blame blame Canada

Sì , lo ammetto.
Ho pensato a questo report diversi mesi prima di partire. Come avrei iniziato, continuato e concluso, cosa avrei scritto per non essere nè troppo freddo nè forzatamente poetico, quali e quante foto avrei postato.
Oggi è l’ 11 agosto 2009 e sono tornato dal Canada da quasi un mese e mezzo e solo ora comincio a scrivere. Dopo anni passati a portare gente a pescare a fare da guida, da psicologo e talvolta da amico anche se di fatto è stata una esplorazione per aprire nuove destinazioni, mi sono trovato a fare il mio primo viaggio di pesca organizzato da altri dove io non sono altro che uno dei tanti o pochi clienti pescatori.

Difficile dire in poche parole come sia stato. Forse è stato come quando nel 96 il mio chitarrista di allora mi fece sentire It ('s a Monster) degli Extreme per la prima volta.
Difficile dire cosa ha provocato e provocherà in me.
Forse è stato un po’ come la rivoluzione hard glam dell’ 87 , mentre mia sorella strillava in culla ed io avevo 8 anni, quando gli Europe suonavano Final Countdown e Welcome to the jungle e Bad erano in tutte le radio.

Cosa succederà ora non lo so….per ora so che la voglia di tornare è tanta e destino permettendo il prossimo anno sarò di nuovo li.


Il mio volo parte da Francoforte il 19 giugno ma decido di andare in Germania da solo due giorni prima per riposarmi dalle fatiche irlandesi e per rilassarmi in attesa di quello che spero sarà una overdose di lucci canadesi. Da mesi riecheggiano le parole di chi ci è già stato racconti da fantascienza che arrivano alla leggenda e passano oltre. Le mie aspettative sono alte ma metto in conto che qualcosa possa anche andare storto e dopo una settimana passata tra febbre e mal di testa a fare le valigie e a dover scegliere gli artificiali da portare sono seduto sul ciglio del Meno a sorseggiarmi una deliziosa Weisse.
Il 19 mattina carico i miei 35 kg di bagagli e il tubo da 8 piedi con 7 canne nel taxy e mi incontro con gli altri in aeroporto.
Ci aspettano 2 voli una notte in hotel e poi l’ idrovolante la mattina dopo ….un viaggio senza fine.
Destinazione Great Slave Lake, the best pike fishing spot on the planet

Il viaggio è duro ma dall’ ultima volta che ho fatto un volo intercontinentale ( era il 2001 per Panama) qual cosina è cambiato e questo aereo sembra un cinema e tutto sommato se non fosse stato per l’ effetto devastante dei crauti tedeschi i voli sarebbero passati bene.

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Ci svegliamo la mattina in hotel facciamo colazione e andiamo a fare spesa.
Anche se Bruno , nostro trascinatore e veterano, qui è già stato quattro volte, con questa organizzazione è la prima volta per tutti e visto che dei canadesi sembra ci sia poco da fidarsi andiamo a fare una mega spesa rifornendoci di un monte di roba varia che solo una volta in loco capiamo essere inutile.
Cmq nel dubbio è stato meglio cosi…in qualche modo saremmo sopravvissuti anche da soli. Forse.

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Il canadese medio gira per la città cosi….super fuoristrada con canadian a traino…che tamarri

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Arriviamo alla darsena base degli idrovolanti, le acque sembrano chiare , poco vento, eccitazione alle stelle e oltre

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In questo canada dai territori selvaggi e sconfinati mi ci voglio tuffare letteralmente

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Finalmente siamo in volo, una parte del lago è ancora congelata ma verso sud le temperature sono più miti
Stiamo sorvolando il nono lago più grande del mondo che è lungo quasi 500 km, si alternano paesaggi indescrivibili. Il pensiero che ho in testa è di lanciarmi dall idrovolante con paracadute e canna da pesca.

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Per fortuna non cè bisogno perchè dopo aver sorvolato le zone di pesca, arriviamo al camp.
Non ci sono le tende in foreste piene di insetti nè nativi con fucili e coltelli come era abituato Bruno nelle passate esperienze ma accoglienti lodge dotati di tutto e anche di più

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Incontriamo il capo e ci chiede, anche se il primo giorno di pesca sarebbe l ‘indomani, se vogliamo andare a fare 4 lanci.
Che domande ….ovvio che si
Bruno aveva scommesso con tutti che avrebbe preso al primo lancio, ma non è cosi. Mauro al quinto lancio prende un ottantello che ci fa esultare.
Io ho iniziato con uno small smiler giallo e mentre faccio l ottavo lancio comincio a pensare che forse i racconti erano un po esagerati.
Peccato che lo smiler arriva sotto barca, e mentre lo lascio aggallare da cinque sei metri di distanza parte a galla un tomahawk che me lo afferra in testa strappandomi il cuore mentre batte.
111. all’ ottavo lancio. Posso andare a casa.

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In 3 ore di pesca Bruno e Mauro passano i quindici a testa e Maurizio tra gli altri aggancia una panchina che gli scossa la canna dalle mani e si slama.
Io salpo 10 lucci e ne perdo una decina già allamati. Il mio big del pomeriggio è un 112 obeso su big smiler rosso e nero. Stiimmensi

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Andiamo a cena col cervello e le mani frullate. Ho le mani sanguinanti , ho perso le pinze per slamare, un pesce che scossava in barca ha spaccato una canna.
Usciamo in serata fino a mezzanotte, ci infiliamo in un canaletto a caso e tra gli altri esce questo novantello obeso che manca il jerk diverse volte prima di allamarsi.

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Cambiamo spot e tra un luccio e un walleye inizia il carosello delle doppiette

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Facciamo un pesce dietro l’altro più o meno la metà di quelli che vengono sono tra 90 e 105, nel mezzo ci sono anche dei 110. Dopo poco comincio a strippare, cè troppo spesso un pesce da slamare, sembra una catena di montaggio.

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A mezzanotte e mezza convinco a fatica gli altri a tornare a casa, la stachezza cè, ma cè anche la voglia di festeggiare con un bicchiere di whiskey questo tramonto alba senza fine.

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Mi sveglio alle 5.30, e vado a lanciare dal pontile ( e prendo) ma come si fa a dormire in un posto così !!
Andiamo a pesca in spot sabbiosi con isole di roccia, tutti bassi , tra 1 e 3 metri di pronfodità.
Ad ondulante se ne fanno tanti di tutte le taglie, ma mi incaponisco e comincia la sagra dei cambi delle esche.
E via di dawg …..

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e jig….sti pesci adorano il rosa…sto male.


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Proviamo in un canneto in crescita e il Basy Rosa non riesce a fare 3 metri. Ho già perso la voce

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Ci stacchiamo un attimo dalla barca della guida perché vediamo una foce del fiume e arriva un over cento obeso

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La sagra continua tra da pounder e ….suikkamagnummmeeee

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Jenna Dawgson viene succhiata da tutti… anche da questa luccia con becco corto

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Ne perdo diversi grossi con il Flash…ma mi accontento di questo
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La sagra del cambio delle eche continua….è un classico , appena entri in spot, trovi pesce e la frase base è : mi aiuti a slamare questo ?

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Ma dove è finito il Miura’ s Mouse ??....ah eccolo !!!

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Vengono fuori molte metrate , tanti over 90 e diversi over 110 di cui un 117 di Bruno. Nessuno sta sotto il 25 pezzi salpati al giorno.
A sera realizzo che sono oggi sono l’unico a non aver fatto l’over 110 e quasi mi intristisco.
Ma dai…. sto regredendo al ruolo di uno spinningofilo italiano medio isoddisfatto e mi insolentisco a dovere. Lancio di violenza un magic maker che come tocca l’acqua esplode ma il big non si inlama , 3 jerkate e il bolide segue a razzo inlamandosi.
Ecco il mio over 110 di giornata….son proprio uno scemotto.

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Di regola qua si pesca senza ardiglione ed prima di partire ho passato 3 pomeriggi per skiacciarli e limarli tutti, ma capiamo che su molti artificiali 2 ancorette sono troppe, è troppa anche una e basta anche un amo singolo. Più sei veloce a slamare più pesci prendi.


La sera il capo che ha bisogno di fare dispensa ci chiede se e quando vogliamo fare una giornatina a lake trout. Gli faccio vedere le esche che mi sono portato per le trote e mi guarda male e mi dice che quelle da luccio vanno benissimo…..come ??
Ma scusa, ma di che taglia sono ste trote ??
Lui mi fa un segno con le braccia come se dovesse abbracciare una sequoia
…..si si si va si va e di corsa anche.

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Facciamo 2 ore di barca a motori spianati e il paesaggio cambia radicalmente…l ‘acqua passa da 16 gradi a 3 gradi…un bel freddo …..ma qua il paesaggio è proprio bello
Facciamo un po’ di lanci e qualche traina e viene la prima ….che taglia.

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Poi più niente. Vedo la guida, che di posti per lucci ne sa, che tentenna girando tra le isole a caso, provando linee e fondali che mi convincono poco. Trainiamo per 2 ore dove forse sento una tocca morbida. Sono in barca con Bruno ma qualcosa non va.
Ci sono 60 metri di fondale e ci fa trainare degli ondulanti da luccio a galla…cominciamo ad indispettirci. Arriviamo su un fondale di 4 metri e parlando col bruno stiamo quasi per chiedergli se può riportarci al camp o se ci sono altri posti da lucci in giro. Il morale si abbassa e sul : “ Dai oh…ma qui non cè un pesce” sento una tocca morbida tipo quella che pensavo di aver sentito prima. Pochi secondi dopo la 7.3 Santacroce si piega a V, la frizione parte a razzo…sembra il fondo.
Ma il fondo non tira testate e il fondo non combatte per 2 lunghissimi minuti.
82 cm….che italiani scemotti

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Siamo arrivati in una zona piena di piccole isole e chiedo alla guida se ci sono degli hot spot dove lanciare. La sua risposta è “Thousands”…migliaia…
Così sceglie un isola a caso, scendiamo a fare qualche lancio e Bruno la vecchia volpe ne aggancia una veramente grossa

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…88 cm alta e spessa

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Blame Blame canada, blame letteralmente è incolpare biasimare rimproverare censurare…sì sono incavolato nero…qui si va a caso e si stampa pesce enorme, sto posto è da censurare, hanno ragione i bambianacci di south park. Io sin da bambino ho imparato a sudarmi il pesce, provare, cercare, capire, pensare di aver capito, mettersi in discussione, confrontarsi per cercare di migliorare. Ora le guide accendono un fuoco imbastendo una sorta di pick nick all americana, ma io non me la posso prendere, ci sarebbe la possibilità di pescare sta specie di salmerino gigante uno via l’ altro e questi preparano il fuoco tutti contenti.

Foto rimossa perchè non conforme il regolamente

Mi mangio un hot dog del mais e un po di povera trota, calmandomi e cercando di radunare le idee. Trainavamo veloce a galla, Bruno la sua l ha fatta vicino a uno scalino di roccia e mentre approdavamo su quest’ isola ne è venuta un'altra.
Penso miei amici pavesi e ai loro filibustieri e dopo pranzo prendo una manciata di jerk e degli ondulanti e vado a lanciare da riva. Salmo silder e….Sbam. Ne allamo una che si slama sotto i piedi. Stessa storia come prima a traina, recupero a palla, mangiata soffice, effetto fondo, testate da urlo e fughe potenti. Pesco con una 3 oncie e il 50 libbre e faccio fatica a gestirle. Ne inlamo un’ altra che ariva sulla sponda e si slama…eh no…di questa voglio la foto…e senza pensarci mi getto nel Grande lago degli Skiavi come un bambino. Sono felice, libero, bagnato e selvaggio, mi sono sudato i pesci. Chiamo gli altri con i rinforzi di jerk e macchine fotografiche.

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Passiamo una paio di ore molto divertenti con dei gran pesci, niente al di sotto dei 2,5 kg, magari non enormi, ma dei gran pesci, e vorrei tanto essere qui con i tal chi boys
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Torniamo al lodge e ceniamo. In serata io e mauro entriamo in un braccio del fiume che ha una leggera corrente in entrata. Lo affrontiamo con calma, in silenzio e con ancoraggi ragionati. Sono le 3 ore di pikefishing più intense che abbia mai fatto.
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Dopo un paio di giorni a cambiare e provare esche, il cerchio si è stretto, si sono affinate le pause i recuperi e capito le strane mangiate e combattimenti di questi pesci.

Un attacco a lancio, magari uno ogni due lanci, al massimo uno ogni 3. Roba da infarto.
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Dopo anni di odio e litigate anche io abbasso la testa e provo e faccio pace con gli ondulanti. Gran parte dei pesci sono attorno al metro. La serata mi regala anche un 112.
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Lancio un grosso walking che lascio fermo a galla mentre mi aggiusto la cintura. Ci manca poco che mi vola la canna in acqua.
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Al novantino scarso sul propeller urlo al miracolo, solo nei giorni successivi capirò quali saranno le esche migliori della vacanza.
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Nei giorni successivi le condizioni del tempo peggiorano fa un giorno di pioggia e vento che scurisce le acque sabbiose e ferma un pò l’attività dei pesci. Ma dimezzare giornate da 40 pezzi a testa è comunque un divertimento estremo, anzi lo è ancora di più perché la situazione diventa più tecnica e il pesce più ricercato.
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Ci ancoriamo e ci sudiamo il pesce, lo troviamo. Diver è il must, suick thriller e simil reef hawg jerkati con attenzione.
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Rilascio una bella metrata e al lancio dopo in combattimento mi apre il moschettone e perdo lo smilerino da collezione… buuuu !! Gran parte delle mangiate dei grossi, sia qui che in irlanda avviene sulla testa e il moschettone è il primo a farne le spese. A scanso di ulteriori equivoci il resto della vacanza ho pescato con tubetti in gomma sopra i moschettoni.

La terza sera di colpo si ferma l’attività e le magiate. Pochi pesci, ma ci sono dei super big in attività. E’ quasi buio quando jerkando il suick FT sento una starata durante un pull lento. Ferro e il filo comincia fare veloci zig zig. Mi tremano le gambe, tanto, il pesce si aggalla scoda e parte. Ho in canna il big della vacanza, non lo voglio perdere. Mauro prepara la barella e lo salpiamo. L ho qui in mano, il sogno di una vita di pesca al luccio 120 cm esatti su suick thirller. Ho pianto e mi viene ancora da piangere adesso mentre scrivo.
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Non ho veramente più niente da chiedere, neanche il metro a topwater che per un motivo o per l’ altro mi è sempre scappato, non mi interessa più. Sono emozionato pago e strafelice.
La quarta mattina di pesca inizia con un 106 obeso preso dal pontile. Quasi tutti i giorni viene fuori la metrata lanciando dal pontile davanti alle barche.
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Torniamo in uno spot che ci aveva dato solo taglia media ma 2 metrate fatte su propeller ci avevano fatto pensare e la voglia di farne almeno qualcun altro era tanta. Troviamo i pesci più esterni alla foce di 2 giorni prima, ci ancoriamo, propelleriamo e succede il delirio. Doppietta 102 e 106 attacchi da panico. Questo posto mi ha pure regalato il metro a topwater…che storia
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3 ancoraggi di fila solo propeller attacchi continui, abbiamo trovato la chiave, propeller recuperato ad una velocità data….li fa impazzire e lo mangiano di gusto come se fosse la cosa più naturale di cui possano alimentarsi. Facciamo un drift verso un erbaio in crescita e per l’ ennesima volta mi risuccede l’impensabile . 115 .
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Cambio propeller lo metto più grosso e vengono altri metri di cui questo 111. Non ci sono parole solo urli. Tra squascioni a galla e urli facciamo più casino noi che un concerto dei Manowar.
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Basta, smetto di pescare appagato e stremato, mi fa male tutta la faccia a forza di ridere, comincio a filmare e ne viene fuori roba da cineteca.
I giorni successivi giriamo posti nuovi esplorando un pò a logica e un pò a caso. In tutti i posti che abbiamo pescato, è uscito almeno un luccio,magari piccolo, ma almeno uno. Proviamo delle secche affioranti in roccia e esplorando con il propeller per l’ ennesima volta succede l’ improbabile…mangiata epica 116 straobeso con propeller.
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Se ci fossero stati lì degli infermieri della neuro mi avrebbero sedato con un fucile da caccia, camicia di forza, bastonate e via in ricovero per qualche anno
Sperimentiamo anche degli hard swim che danno grossi frutti sperimentando anche nuove e stupide pose.
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Alla fine della giornata sono stremato continuo a lanciare il propeller da sdraiato col la canna appoggiata sui piedi e 113. Da notare che sull’ altra barca stanno salpando un altro pesce.
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Sti propeller se li ingolano pure. vabbè
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risaliamo un fiume che sfocia in un lago interno e facciamo strage di lucci una mezzora di delirio con catture e slamate senza sosta. Addirittura mi si aggancia un over a metà recupero con l' ondulante in calata mentre spengo l' ecoscandaglio.
torniamo dagli altri un po timorosi che ce l'avessero con noi per averli lasciati soli, li troviamo un po impegnati.
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Ora basta, ci sarebbero tante altre foto, tanti altri big e incredibili fishing tale. Ma basta cosi.
Questo posto è nucleare.
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Vogliamo trovargli dei difetti ?? facciamolo:
è lontano, ed è un viaggio tra aerei e il resto abbastanza impegnativo e costa, costa tanto ma purtroppo li vale. I pesci nel periodo che siamo andati noi tiravano poco o quantomeno tirano molto meno rispetto ai treni irlandesi ai quali sono abituato, ma i paragoni sono inutili.

Bruno sul volo di andata mi aveva detto: pescare in Italia è come andare in bicicletta, pescare in Irlanda è come girare in Ferrari, questo posto in Canada è come andare in astronave.
Niente di più vero. Posti cosi diversi non sono paragonabili. Tutti belli tutti incredibili, tutti da pescare fino all’ultimo lancio della sera fino all’ ultimo stop sotto barca.

Blame Canada.

Edited by Sensei AdS - 12/8/2009, 08:41
 
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view post Posted on 11/8/2009, 18:54
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Metal Is The Way! ABRUZZO IS THE WAY!
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piposempreamollo
view post Posted on 11/8/2009, 18:56




:o: :o: :o: :o: :o: :o: :o: :o: :o: :o: :o: :o: :o: :o: :o: :o: :o: :o: :o:....DAVVERO IMPRESSIONANTE... :o: :o: :o: :o: :o: :o: :o: :o: :o: :o: :o: :o:
 
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Attila AdS
view post Posted on 11/8/2009, 18:56




non ho parole, complimenti
 
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view post Posted on 11/8/2009, 19:07
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dag a doss!!!
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...mi sembra di riconoscere un mio compaesano :P ...
Dopo una carrellata così, cosa vuoi che uno ti dica....oh my God!!!! :woot:
 
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-Paz-
view post Posted on 11/8/2009, 19:07




Vado a prendere un biglietto di sola andata per il canada...
 
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gunjack
view post Posted on 11/8/2009, 19:16




oddddddddddddddiooooooooooooo :o:
 
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...Fede92...
view post Posted on 11/8/2009, 19:27




tutto a dir poco fantastico
 
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TyronePike AdS
view post Posted on 11/8/2009, 19:28




E' uno dei tanti sogni nel cassetto...insieme ad un mostro chiamato musky...

Fai paura Stefano, sto male di brutto...
 
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merlin76
view post Posted on 11/8/2009, 19:30




Bel racconto...
Per il posto e i pesci non ci sono proprio parole...
 
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frabass
view post Posted on 11/8/2009, 19:36




semplicemente imbarazzante...
 
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view post Posted on 11/8/2009, 19:47
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si tienes dudas...tira!!!!
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sto male!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 
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spinningofilo sannita
view post Posted on 11/8/2009, 19:59




 
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view post Posted on 11/8/2009, 20:17
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Ayatollah!
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