CITAZIONE (MattOkunati @ 27/8/2006, 13:39)
Lo Speciale è quasi tutto scritto da Smania, il responsabile del Magazine, lo stampo è esattamente lo stesso.
Io pesco solo il bass e raramente il luccio d'inverno, quindi parlo relativamente al settore bass, e con tutto il rispetto che posso avere per Smania, mi piacerebbe leggere qualcosa di gente un attimo più "qualificata" a livello nazionale....
Quanto alla nuova rivista, mi sono giunti all'orecchio nomi di tutto rispetto, relativamente all'argomento bass, vedremo....
Riguardo al luccio mi ha fatto piacere rivedere il nome di Corrado Forlani, vecchio amico del forum di Bassmania di un tempo (quello che tirava davvero....
), il suo è senza dubbio l'articolo più interessante del Magazine.
Il pezzo di Americo Rocchi (giusto?) su M&S ha fatto un po' senso anche a me se devo essere sincero, cosi come la "Bibbia" sui segreti del luccio apparsa sul numero precedente....gli argomenti sono interessanti e l'esperienza di Americo non si discute, purtroppo lo stampo "artigianale" di questi pezzi non contribuisce a fare un vero salto di qualità....insomma, la garza sul grub funzionerà anche, ma dedicarci un articolo intero su un bimstrale.....
Ciao matt,
belli i tempi di bassmania prima maniera, ci son ricapitato circa un mese fa intervenendo civilmente in un thread che parlava dei motoscafi del brenta e dopo mezzora lo hanno lucchettato.
O tempora o mores..vabbeh..
Grazie dell'apprezzamento per il mio articolo, però secondo me sei troppo severo con la rivista, anche se alcune delle criticità che citi forse ci sono .
Una pubblicazione specifica è fatta per un pubblico vasto, qualche introito lo da la pubblicità, ma un po' di copie bisogna pur venderle, e io credo che l'acquirente medio sia il neofita o la persona di media esperienza. Non credo sia davvero possibile oggi parlare di tecnica pesca al bass in Italia, con la stessa portata di novità di riviste come bassmaster o come basser, anche perchè atrezzature e tecniche le inventano americani e giapponesi e arrivano da noi per luce riflessa, dopo avere filtrato le cose che davvero possono essere utili anche da noi. Ma a quel punto diciamo cose già vecchie per i bassmen dei circuiti nostrani.
La rivista l'ha sempre comprata la persona ansiosa di fare esperienza, non l'angler che con la sua esperienza l'articolo avrebbe potuto scriverselo da solo. E io credo che sia anche giusto che gli intenti siano innanzitutto divulgativi, per avvicinare più gente possibile alla nostra pesca.
Ora io credo che con tutti i limiti del caso, il fatto che sul nostro panorama editoriale si stiano affacciando due riviste specifiche sia positivo, se riusciranno a sopravvivere sarà un buon segno, vuol dire che c'è tanta gente che si interessa alla nostra pesca e che c'è una maggior visibilità anche per l'associazionismo nello spinning, coi vantaggi che ne derivano.
Il paragone con la stampa americana è ingeneroso, qua si parla di vendere tremila copie , la ne vendono trecentomila, il giornalista è un professionista che passa il suo tempo a contatto coi pro (quelli veri) del bass, del muskie, della trota o del walleye, che può perdere giornate per un servizio fotografico, che prova esche e attrezzature ancor prima che siano in commercio, che sfila la malizia al grande pescatore in anteprima e che ha a disposizione una vastità di ambienti e una quantità di pesci che permettono di restringere molto i tempi dell'esperienza.
I nostri articoli li scrive uno che di solito si divide tra lavoro e famiglia, e a pesca se va bene ci va quanto te, anzi forse meno perchè deve anche perdersi una giornata a confezionare l'articolo.
Poi può scrivere cose ottime, sul piano dell'impostazione della pesca, attingendo a una lunga esperienza, ma difficilmente arriverà in tempo a far conoscere una novità tecnica in anteprima in modo da soddisfare gente superesperta.
O poi capiscimi, si può migliorare nel tempo, grazie anche e soprattutto a critiche costruttive. Ma io credo che ai giovani pescatori che acquistano queste riviste, che non hanno la barca e stanno poco su internet, importi soprattutto cominciare a prendere qualche pesce. E di sicuro hanno più probabilità di prendere un discreto luccio se gli insegni a usare con cognizione un vecchio martin piuttosto che un moderno jerk da un etto ( che pure è bene conoscere), così come magari, per fargli prendere qualche bass, è meglio spiegargli come fare un buon innesco texas a un vecchio grub che non raccontargli come utilizzare correttamente un innesco drop shot in fluorcarbon, in acque limpide su bass sospesi, dopo aver individuato il termoclino con uno scandaglio a duemila pixel a colori.
Poi certo sarebbe bene fare entrambe le cose. Speriamo. Ma credo che queste iniziative siano comunque novità positive.
Quanto alla gnocca son d'accordo, che poi secondo è messa anche in modo un po subdolo, sarebbe stato meglio mettere dei bei gnocconi anche senza canna in mano con due pere così, piuttosto che ste anoressiche che fan finta di pescare.
Ma queste son valutazioni commerciali.
Sull'articolo di americo e dei grub con la garza, io l'ho letto volentieri, voglio dire che spesso, val più la pratica della grammatica, quando peschi a lucci (grossi), per uno che prendi ce ne sono due che si limitano ad inseguire (se va bene), altri due di cui senti solo la botta e un altro che abbocca e non te ne accorgi, e siccome le catture son rare, se c'è un espediente che ti permette di salparne uno in più forse è più utile che un test sull'ultima swimbait arrivata dall'america.
L'idea l'aveva già avuta anche il mio amico Marco, che quando colava le sue grandi esche in gomma da lucci, ci fondeva in mezzo una retina da limoni, ma la garza è sicuramente meglio. Per perfezionare il tutto dal punto di vista estetico la si potrebbe colorare del colore del grub.
Stammi bene matt, son contento di averti rivisto in giro.
Edited by -Corrado- - 28/8/2006, 13:23