Posts written by Darth Waders

I vostri pareri mi rincuorano. Pensavo di dover mettere da parte subito l'esborso effettuato per questi fighissimi occhiali a specchio, acquistati dopo anni di sole lenti scure.
In verità acquistai un modello di occhiali a specchio molti molti anni fa, dei Ray-Ban a goccia, a seguito della visione del tamarrissimo film "Cobra". Ma su di me non facevano il medesimo effetto che su Marion Cobretti. Sembravo più un personaggio dei cartoni animati... Quindi ebbi il buon gusto di metterli nel cassetto dopo poco.

Comunque, visto che li ho disposizione, non mancherò comunque di fare qualche prova. Magari anche in acqua dolce, a bass o cavedani appena riaprirà. Tatticamente ho sempre ritenuto il mimetismo un grande alleato e quindi, dato che mi è sorto il dubbio, farò di tutto per togliermelo.

Della serie: masturbazioni mentali da venerdì pomeriggio (in attesa che riparta il gestionale per poter lavorare)

Prologo: in questa settimana ho fatto due aperispinning dedicati al pesce serra, croce e delizia di noi pescatori marini. Pesce attivo di fronte alla scogliera, verso ovest (tenetelo a mente), con cacciate visibili e pesci intenti nel loro banchetto sulla minutaglia.

Prima sera: lanci ripetuti con tutto quello che avevo a disposizione, ma salvo qualche timido inseguimento, nemmeno una cattura. Anzi, nemmeno un attacco in verità.

Seconda sera: lanci ripetuti con tutto quello che avevo a disposizione e vari attacchi e varie catture. Insomma un discreto divertimento.

Il mistero della pesca!
Però mi sono messo a pensare alle due situazioni, un po' come si fa con i giochini da settimana enigmistica tipo "trova la differenza": orario identico; esche utilizzate identiche; manualità nel recupero identica (seno sempre io del resto); condizioni meteo identiche; comportamento dei pesci identico; posizione sugli scogli identica; nessun buonapesca augurato; vestiti identici...

Mhmmmm... Anzi no. A voler trovare il pelo nell'uovo la prima sera indossavo occhiali a specchio. La seconda sera occhiali con lenti scure.
Allora mi sono posto la domanda, visto che pescavo contro sole poco prima del tramonto: "ma non è che le lenti a specchio mi facessero notare come un faro da millemiolini di megawatt in una notte buia come la pece?"

Ecco la questione. Okay, anche se apparentemente tutto sembrava uguale, magari invece quella famosa farfalla che ha battuto le ali in Cina ha modificato qualcosa di fondamentale da una sera all'altra e quindi una sera davano e l'altra no. Corretto. Però il sospetto, permettetemi, è lecito.
Ho cercato sul forum post su argomenti simili, ma non sono riuscito a trovare niente.
Avete esperienze simili?
Anche in acqua dolce, naturalmente.

Io, in tutta sincerità, nei miei anni di pesca non ho mai ricercato una casistica su questo. Oltretutto questi sono i primi occhiali polarizzati a specchio che possiedo, quindi non avrei nemmeno potuto farla.

Sarei curioso del vostro pensiero

Si, concordo, in linea di massima in posti vergini funziona più o meno tutto. Il bello del "tozzo di pane" era che invece funzionava in posti battutissimi, visto che ingannava il pesce proprio sull'abitudine. Però, superata la soddisfazione nell'aver creato un artificiale che funzionava, non mi divertivo più a fregare il pesce con quel popper. Tanto è vero che non l'ho più ricreato dopo che un amico, provandolo, lo lasciò ad addobbare un albero a bordo Bisenzio.

Durante il periodo pandemico ho visto qualche video giapponese dove lo usavano. Senza tante remore lo tiravano anche in pozze (il pescatore era impegnato in un fiumiciattolo) dove io avrei pensiero a lanciare un Martin del 2. Eppure i bass rispondevano alla grande.

Comunque per il cavedano negli anni sono passato praticamente ad usare solo popper, wtd ed altre simili amenità autocostruite. Con un po' di balsa si fa di tutto. Una volta mi feci anche un popper "tozzo di pane". Se lo lanciavo in acqua sotto ad un ponte la bollata era sicura. A volte anche delle carpe

Lo sai che, se mai verrai a pescare nelle mie zone, ti potrei chiedere di farne qualcuno su misura? Sarei proprio curioso di provare, quelli più piccoletti, in acqua salmastra con l'intento di rompere le scatole alle spigole. Un mini spinnerino con gonnellino bianco e palettina willow in materiali resistenti al sale (ho fatto la prova con uno che nell'arco di due pescate è diventato polvere) lo terrei volentieri nella cassettina dedicata la branzino

Secondo me, con il giusto bilanciamento per farla lavorare nel modo corretto, è un esca che può funzionare alla grande. E non solo in acqua dolce.

Anche questo non lo avevo mai visto
Modello ATOMIK. Con attacco variabile (sembra almeno) per nuoti differenti.
Anche questo andrà in bacheca senza passare dall'acqua. Troppo figo.

Non ho mai fatto un conteggio preciso degli spinning che pratico. Avendo fortunatamente a disposizione mare, fiume e laghetti, generalmente seguo le voglie del momento. Così su due piedi direi che 1/3 lo dedico al persico trota, 1/3 alla spigola e l'ultimo terzo agli altri pesci, con una piccola frazione residuale dedicata allo "spinning con sorpresa", ovvero quando vai a spigole e peschi cavedani, vai a lucci e peschi bass, vai a bass e peschi gatti (pinnati, non baffuti), vai a serra e peschi gabbiani, vai ad un qualsiasi pesce e peschi te stesso con successiva visita la pronto soccorso per l'antitetanica. Vita vissuta.

Pensavo fossero rari o comunque fuori produzione, dato che non li avevo mai visti. Il fatto che siano ancora reperibili mi tranquillizza su un loro eventuale impiego. In fin dei conti €.1 cad. è una perdita che posso sopportare


E' un artificiale che avevo abbandonato per anni e che sto riscoprendo ora. Non solo gli Ardito, ma gli ondulanti in genere. E per tutti i pesci.

Comprati dal solito banchetto del mercatino dell'usato. E' un artificiale che non conoscevo, ma l'ho trovato davvero meraviglioso.
In ordine di grandezza misurano cm.7, 9 ed 11. Mi sa che questi li tengo direttamente in bacheca senza fargli toccare manco l'acqua.

Qualcuno li conosceva e gli ha usati?

Magari non proprio direttamente l'esca in se, ma quello che la contiene.

Ad esempio, secondo voi, che messaggio subliminale ci potrebbe essere in questo comune metal jig acquistato per rompere le scatole ai piccoli predatori marini?
Forse che sono stato un bischero nell'acquistarlo?

Ho compreso il tuo pensiero, sei stato chiaro. Parlando di acqua corrente concordo con te che il cucchiaino (rotante) sia effettivamente un artificiale dal potere anticappotto. E fin qui seguo la tua idea che nella facilità della cattura si possa perdere parte della bellezza. Un po' come dire "se sapessi di catturare sempre, non andrei a pescare".
Così la tua discriminante di una tecnica da calcificazione psicologica sembrerebbe la sfida. E quando si parla di acque correnti, se come sfida si intende la qualità della cattura, allora il mio pensiero diverge dal tuo, in quanto i minnows o in genere le esche rigide, garantiscono meno numeri assoluti, ma nella loro essere maggiormente imitativi permettono mediamente catture di qualità superiore al semplice cucchiaino.
Ed allora si arriva ad un conflitto di intenti: cerco la cattura di qualità utilizzando esche difficili, ma se mediamente queste "esche difficili" mi garantiscono risultati superiori nella qualità, la calcificazione psicologica potrebbe essere quella di continuare a usare tali esche.
Quindi si entra in un impostazione di pesca con pensiero puramente soggettivo. La dignità di pesca non psicologicamente calcificata potrebbe essere parimenti riconosciuta a colui che utilizza cucchiaini alla ricerca delle medesime catture che garantirebbe un minnow. E se si parla di catture di pesci difficili, come cavedani di stazza, fario centenarie o marmorate giurassiche, è ben più difficile catturarle con un rotante che con un esca rigida.
Se poi parliamo di ondulanti, il livello addirittura si alza.

Ci sono troppe variabili in gioco lo ammetto. Tra le temperature, i venti, la scarsa quantità di piogge, gli astri a sfavore e via discorrendo è davvero difficile fare un confronto sensato con gli anni passati. Può essere solo una coincidenza di fattori che determinano questo risultato.
Però il mio "quinto senso e mezzo" mi dice che il lock down qualcosa aveva smosso nella natura. Vabbè, ormai è andata. Me ne farò una ragione. Da ora in poi mi toccherà rifare tanta fatica per tornare a pescare pesci decenti

Vero. Anzi a volte può essere una risorsa perché può creare quel minimo di risacca o di intorbamento che smuove all'attacco i predatori.

Su bass e spigole effettivamente la lunghezza dell'amo di innesco non fa molta differenza. Io spesso, proprio per lasciare massimo movimento all'esca (parlo di gomme con coda paddle), volutamente innesco con testine piombate con ami piuttosto corti. Addirittura non faccio arrivare la gomma a battuta sulla testina, ma lascio qualche millimetro.
Con il luccio od i serra, al contrario, un amo corto (molto corto) può farti perdere delle mangiate.
Comunque, tanto per dare una regola (che comunque non esiste) personalmente utilizzo la coda paddle se manovro esche che recupero in continuazione, cioè con stop brevissimi. Mentre le code lisce sono perfette per recuperi jerkati con stop anche molto prolungati. E proprio i questa ottica, le gomme a code lisce preferisco innescarle con ami piuttosto lunghi, cioè che arrivino a metà della lunghezza della gomma.
Però, mi ripeto, è solo per dare una regola di massima. Poi la pesca vive di eccezioni.