Al di là dei punti di vista, io credo che, come ha detto qualcuno, si tratti sostanzialmente di diversi approcci... Insomma, qui abbiamo un campione abbastanza rappresentativo di trotaioli che hanno iniziato a pescare "al lancio" o "a cucchiaino" per poi passare allo spinning in senso "moderno".
Da un po' scrivo poco e niente, ma questa discussione ha il suo perché...
E nei perché stanno sempre le risposte (e grazie al ciufolo, mi direte, se non ti poni le domande, che risposte vuoi avere?
).
Comunque, al di là di come funzioni il mondo (è inutile girarci attorno: la pesca è un business nel quale si sono lanciate un botto di aziende), perché si va a pesca?
Io credo che si vada a pesca per "pescare emozioni", ancor prima che pesci. Per me è spesso un tuffo nel passato, ai tempi in cui mio papà mi svegliava all'alba e mio nonno mi faceva dormire da lui per poter partire ben prima dell'alba... Ai tempi in cui li ascoltavo raccontare, da bambino, di posti mitici, di catture sfiorate, di epiche pescate... Di arzigogoli tecnici e di astuzie... Ogni pescata mi fa venir la pelle d'oca. Ogni pescata è una botta di nostalgia. La foto postata da Tenca mi ha fatto sorridere ed emozionare perché, senza girarci troppo attorno, anch'io sono stato un bambino assonnato che il papà mandava a cavar vermi e svegliava all'alba.
Io vado a pesca per tornare bambino. E anche ragazzo, ora che mi avvicino ai quaranta ed inizio a ricordare con nostalgia i bei tempi dell'università, quando il regalo più grosso dopo una sessione di esami era una settimana dedicata a girar per fossi. E tra vent'anni ci andrò per sentirmi di nuovo bambino, ragazzo e giovanotto, se la pompa mi assiste
Perciò, secondo me, a prescindere se si peschi con canne in fenolico e Cargem Marvel o con una Orochi e uno stella, che si adoperi un martin del 4 o un'esca hi-tech da 30 €, l'importante è "pescare" le emozioni che ricerchiamo.
Prima di conoscere questo forum, ormai tre lustri or sono, mi divertivo lo stesso ad andare a pesca... Ma tanti consigli, tante discussioni, tanti amici mi hanno fatto conoscere un universo di possibilità che, senza dubbio, hanno allargato i miei orizzonti e mi hanno aiutato a prendere più pesce ed avere maggiori soddisfazioni. E c'è poco da fare... Quando affini il manico e inizi ad essere un pescatore "visionario", quando impari che in certe situazioni se il mulinello non chiude subito, se la canna non risponde al volo, se l'amo o l'ancoretta non bucano... insomma, quando ti rendi conto che un'attrezzatura buona è fondamentale, è naturale spendere qualche soldino in più, perché la differenza si sente eccome.
Ad un neofita consiglierei un approccio "soft", di spendere poco e pescare tanto, per cercare di trovare il suo stile. Ad esempio, io sono uno che si trova bene ad andare a trote con combo che si adoperano a spigole o a bass, mi piacciono i mulinelli con un rapporto di recupero esagerato e canne che sono dei pali... Ma c'ho messo anni a capirlo, anni in cui ho sperimentato, speso soldini per acquistare canne e mulinelli che poi ho rivenduto, finché non ho trovato la quadra e non sono più tornato indietro. Ora, se trovo quello che mi piace, budget permettendo non sto a guardare il prezzo. Ma non lo sto a guardare né se la canna costa 600 €, né se ne costa 60... Se mi piace, la piglio. E già l'acquisto in sé è un antipasto della pescata...
Insomma, al di là dell'attrezzatura che si adopera e di quanto costi, l'unica cosa che conta è pescare emozioni.