La storia che segue è capitata questa tarda primavera, durante le prime settimane di graduale riapertura dopo il lockdown. Gli sfortunati eventi di quel periodo hanno fatto saltare apertura e prime uscite a trote della stagione e non appena è stato possibile io e il socio ci siamo fiondati sul torrente a cui abbiamo deciso di dare fiducia a inizio anno.
E' un torrente molto bello, fatto di pochi raschi tra numerosi buconi scavati nelle pareti rocciose della valle, qua e là troviamo enormi massi e grandi cumuli di ghiaia, un luogo selvaggio e relativamente inaccessibile. Scendendo lungo la sua valle, questo torrente finisce col gettarsi in uno dei fiumi Italiani più famosi per la pesca delle trote marmorate.
Purtroppo, un paio di anni fa, questo ambiente ha subito un duro colpo a causa di uno degli eventi atmosferici più devastanti che si ricordino in tempi recenti e l'enorme piena che ne è derivata sembra aver spazzato via una grossa fetta della popolazione ittica.
Ma noi non ci facciamo scoraggiare e, canzonando i motti dei vari pescatori nell'era di Facebook, ci ripetiamo che dobbiamo "crederci fino all'ultimo lancio!".
Quindi, credenti, iniziamo a lanciare.
...
"Cavolo, nemmeno un inseguimento in uno spot del genere, probabilmente abbiamo fatto troppo rumore avvicinandoci.. Prossimo spot facciamo piano, eh!"
"Qui la prendiamo, preparati col guadino"
"Lancia dietro quel sasso, se fossi una trota mi metterei lì!"
"Anche questa buca nulla, cavolo!"
"Guarda che parete, lanciaci contro e vieni via veloce, così se ce n'è una la fai incazzare e ci da di brutto!"
"Forse ho avuto un inseguimento!"
"Dai dai, concentrato, FINO ALL'ULTIMO LANCIO!!"
"Oh, passo al rotante perché mi pare evidente che il minnow non se lo cagano.."
"Mmm.. forse la giornata è una di quelle no.."
...
"Son 7 ore che lanciamo, forse un mezzo inseguimento.. Bah!"
"Maddai, bisogna crederci FINO ALL'ULTIMO LANCIO, non ti demoralizzare!"
"Si vabbeh. Almeno non piove"
...
Quasi le sette di sera, quasi dieci ore di pesca e forse un inseguimento, pure poco convinto.
"Oggi proprio non era giornata, pazienza"
"O la giornata è no, oppure la piena si è davvero portata via tutto"
"Probabilmente entrambe"
"Eppure qualche pesce dev'essere rimasto, ci convivono da sempre con le piene le trote!"
"Torniamo alla macchina dai"
"Ok, però fammi fare l'ULTIMO LANCIO!"
Lancio.
Una schifezza.
L'esca atterra a metà fiume invece che sotto la parete rocciosa, come avrei voluto.
Un secondo per lasciarla affondare.
Colpetto.
Colpetto.
*SPARISCE IN UN VORTICE TUTTO TROTA*
A seguire 20/forse 30 secondi di delirio
ferrata
"MERDA!"
il socio lancia la sua canna senza curarsi del dove e afferra il guadino
il pesce inizia a coccodrillare mentre scende con la corrente
cerco di tenerla nel raschio, a valle si apre un bucone con dei rami semisommersi e lei sembra andare proprio lì
vedo un matto che corre nel fiume riempiendosi i cosciali d'acqua, il mio filo che finisce tra le sue gambe
"Dov'è???" mi chiede
il pesce gli scoda mezzo metro davanti
la guadina
sbaglia
la guadina
la guarda
mi guarda.
*URLA*
Al che rinsavisco o forse semplicemente ricomincio a respirare
E' solo quando la vedo anche io, che capisco le urla.
.....
Qualche considerazione che rendono questo pesce così speciale (apparte che è "bello bello in modo assurdo"
)...
In quello stesso torrente ci abbiamo pescato ancora durante la stagione e c'è da dire che di pesce non ne è rimasto proprio tanto dopo quel tragico evento di piena.. L'idea che ci siamo fatti è che sia sopravvissuto solo il pesce più selvatico e rustico, il che pone delle basi buonissime per il futuro del fiume.
Il posto è veramente molto bello paesaggisticamente e la sua conformazione offre tantissimo potenziale per ospitare dei pesci da far invidia al resto del mondo. Fortunatamente la gestione è di quelle "avanti", che capiscono l'importanza delle zone no-kill e cercano di fare quanto più sia possibile per preservare il patrimonio che hanno in gestione.
Lungo questo torrente vi sono un paio di grossi sbarramenti artificiali e sapere che a monte di entrambi si trovino pesci del genere, fa intuire che questi pesci sono molto probabilmente i nipoti dei nipoti delle marmorate del ceppo che popolava e popola questo particolare bacino idrografico (la livrea parla abbastanza chiaro ai miei occhi). Potrebbe anche trattarsi di materiale di immissione, ma (conoscendo le pratiche di cattura e spremitura degli esemplari locali da parte degli enti gestionali) questo pesce porta il patrimonio genetico di marmorate adattate a vivere in valli strette, cugine ma non sorelle di quelle di vero e proprio fondovalle.
Questo pesce è OVVIAMENTE frutto di una mia incredibile botta di culo. Ma senza la preziosissima collaborazione del mio socio di pesca, non l'avrei mai catturata.
Se avete un buon compare (che sbaglia solo la prima guadinata
) tenetevelo stretto!
Ah, quasi mi scordavo... Credeteci FINO ALL'ULTIMO LANCIO!
Dettaglio della testa con streamer artigianale in bocca.
T.
Edited by Trevisana_Trote_S.p.a - 14/11/2020, 19:56