Apostoli dello Spinning

missione spigola, la prima volta non si scorda mai!

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view post Posted on 22/7/2022, 18:00
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Padellatore pentito
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14 Luglio 2022. Dopo varie emozionanti avventure in acqua dolce a caccia di lucci, persici e quant'altro, io e il socio abbiamo deciso che e' tempo di provare a sfatare un tabu' che ci tormenta entrambi da tanto, troppo tempo. Catturare una spigola a spinning. A parte un paio di tentativi sporadici falliti per poca conoscenza di tecniche, attrezzature, maree, stagioni e comportamento di questo pesce meraviglioso, ne io ne il socio Alex ci abbiamo mai seriamente provato, e cosi l'idea di catturare una spigola su un esca artificiale e' rimasta per anni un sogno incompiuto.

Ottenuto permesso di sparizione da moglie, figli e famiglie, prenotiamo il traghetto per l'Isola di Wight, dal 14 al 17 Luglio, per una quattro giorni interamente dedicata alla nostra missione.

Partiamo la mattina presto da Londra, le strade sono semi deserte e cosi' in un paio d'ore siamo a Southampton. Siamo in netto anticipo sulla tabella di marcia, percio' chiediamo ed otteniamo di imbarcarci sul traghetto un ora prima rispetto a quello che abbiamo prenotato. Un oretta scarsa di traversata e verso le 11 siamo sull'isola. Le previsioni danno bel tempo per tutti e quattro i giorni e infatti c'e un sole notevole, poco vento, mare calmo (e luna piena...arghhh). In Italia ce ne rimarremmo a casa ma qui e' l'Isola di Wight e tutto puo' succedere. Ci siamo segnati quattro o cinque spot che dal satellitare ci sono sembrati interessanti, ma arrivati al paese dove dovremmo pernottare decidiamo di andarci a fare una chiacchierata con il proprietario di un negozietto di pesca locale molto ben fornito. Ci consiglia di partire visitando uno spot che si chiama "The Needle", una delle spiaggie piu' turistiche dell'isola. Il check-in in hotel e' nel pomeriggio, cosi decidiamo di cominciare a riscaldarci pescando proprio li.

Il posto e' veramente mozzafiato, tuttavia il sole picchia forte e ci arrostisce subito la pelle, si fa una fatica tremenda camminando e cercando di evitare di sprofondare nei ciottoli, non abbiamo acqua ne cibo, ne approfittiamo piu' che altro per testare a rotazione un po' tutte le esche e studiarne il movimento nell'acqua molto limpida. Dopo qualche ora siamo cotti e stanchissimi, pesci non se ne sono visti a parte un avvistamento di un pescione che se la nuotava serenamente a due metri dalla riva, cosi decidiamo di andare a fare il check-in, mangiare, rinfrescarci le idee e decidere la prossima mossa.

Verso le 7 di sera siamo pronti. Il poco sonno la notte precedente, la stanchezza del viaggio e della pescata della mattina si fanno sentire e abbiamo le energie ridotte al minimo, cosi scegliamo uno spot a un paio di chilometri da casa, con un sentiero di cemento percorribile con facilita', e arriviamo che il sole sta per tramontare. C'e' tutta un altra aria rispetto alla mattina, due tre pescatori a fondo, si sente nell'aria che qualcosa puo' succedere. Peschiamo per una ventina di minuti, quando sento Alex strillare la magica frase: ce l'ho! Incredulo corro da lui, ha una canna molto morbida e il pesce combatte con tenacia, ma dopo un minuto o giu di li ce l'abbiamo a tiro. Lo afferro non senza qualche difficolta' e ci guardiamo completamente increduli. Una spigola di circa 45 centimetri ha fatto un sol boccone del black minnow bianco di Alex. Quello che era il nostro obiettivo della vacanza, riuscire a catturare almeno una spigola in due, e' gia stato raggiunto ed e' solo il primo giorno! Pazzesco. Rilasciamo il pesce ancora increduli, e continuiamo a pescare fino a notte tra la murata e l'interno del porto dove vediamo parecchio movimento, fino al molo che si allunga per parecchi metri in mezzo al mare, assistendo alla cattura di un paio di merluzzi senza tuttavia riuscire a catturare null'altro. La prima giornata e' stata decisamente un successo!

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Secondo giorno. Ci svegliamo tardissimo, verso mezzogiorno (erano anni che non dormivo cosi' tanto! una goduria...). Il tempo e' di nuovo soleggiato, decidiamo di concentrarci sopratutto su tardo pomeriggio, tramonto, e sera. Andremo a nord, nell'unico angolo dell'isola che conosco bene, uno spot molto variegato, c'e' una spiaggia di ciottoli lunga qualche chilometro, una serie di piccole baie accessibili con la bassa marea, ma anche un area portuale. La prima parte della pescata e' abbastanza deludente, siamo sul picco di bassa marea e quindi tutti gli agglomerati rocciosi dove dovrebbero cacciare le spigole sono all'asciutto, cerchiamo di fare una specie di mappa a mente in modo da riprovarci quando l'alta marea li avra' sommersi, nel frattempo pero' zero attivita. Arriviamo alla parte delle baie, sembra un po' piu' promettente ma anche li calma piatta. Proprio verso la fine, arriviamo in un punto dove si vede un micro porticciolo con una dozzina di barchette, collegato al mare tramite un filo d'acqua. All'interno di questo piccolo flusso, vedo qualche branco di cefaletti muoversi avanti e indietro. Ipotizzo che qualche spigola si possa essere piazzata proprio davanti a questo flusso d'acqua e pesci foraggio. Lancio un walk the dog, qualche jerkata e finalmente un bellissimo attacco top water! Una spigoletta piccola piccola, tuttavia mi emoziono come un bambino in quanto si tratta della mia prima spigola a spinning, per di piu' con attacco a vista! Sono felicissimo.

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La marea comincia piano piano a salire, cosi decidiamo di uscire dalla zona delle baie (potremmo venire tagliati fuori dall'acqua e trovarci intrappolati), ripassiamo per la spiaggia, calma piatta, decidiamo di andarci a giocare le ultime carte al porto. Si e' alzato un vento molto fastidioso, vediamo un altro paio di pescatori provarci con poco successo, uno di loro ci dice che il giorno prima erano entrati dei branchi di aguglie e le spigole si erano scatenate, quindi oggi potrebbero essere meno affamate. Come ultima carta decido di giocarmi un jig metallico grazie al quale riesco a fregare un altra baby spigoletta che attacca l'esca proprio sotto i miei piedi.

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Un altro attacco sempre sull'ondulante di una spigola che pero' si slama e' l'ultima cosa che succede, per cui decidiamo di tornare a casa. Anche oggi si e' scappottato!

Terzo giorno. Sta volta decidiamo di svegliarci presto, e spendere la prima meta' della giornata compiendo un vero e proprio giro completo dell'isola ,fermandoci ad ispezionare tutti gli spot che ci sembrano interessanti per poi sceglierne uno dove spendere la seconda meta' della giornata, fino a notte fonda. Ne scopriamo prevalentemente tre, completamente diversi tra loro. Il primo: una spiaggia remota a sud, a cui si accede tramite un lungo sentiero a strapiombo, che porta a questo lunghissimo tratto di sabbia con acqua subito profonda. Sara' difficile percorrere il sentiero di notte, ma avremmo accesso praticamente esclusivo a questa spiaggia in cui si vociefera ci siano pesci belli grossi non sottoposti a nessuna pressione di pesca.

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Il secondo: un porto a sud est. Bellissimo spot, con acqua molto profonda e scogliere artificiali fatte da grandi blocchi, ci sembra un posto perfetto. Tuttavia avendo lungomare annesso potrebbe essere molto frequentato, e al buio ad altissimo rischio incaglio.

Il terzo: uno spot enorme e variegato. In pratica e' un immensa baia, con barche adibite a case, tante barche e barchette ormeggiate, due spiaggie una di fronte all'altra di cui una posizionata proprio all'imboccatura della baia, un muro con sentiero sopra che corre proprio in mezzo all'acqua, e per ultimo, un immenso "altopiano" sommerso che con la bassa marea permette di "entrare nel mare" per un buon due o trecento metri. Alla fine decidiamo di giocarci questo spot.

Prima parte nell'altopiano (chiamiamolo cosi). Mezz'ora di calma piatta, tant'e' che cominciamo a dubitare ci sia qualcosa in quella foresta di alghe che ci intrappola gli stivali. Monto di nuovo il walk the dog. All'avvicinarsi del tramonto, cominciamo a vedere parecchie bollate in giro. Ancora un paio di minuti, e parte la giostra. Attacchi a ripetizione a galla, si tratta prevalentemente di piccole spigolette, ma sono matte vere, attaccano, mancano l'esca, la riattaccano due secondi dopo, la inseguono finche' non riescono ad afferrarla. In pochi minuti registriamo diversi attacchi, due riesco a prenderle e si slamano entrambe mentre cerco di afferrarle, alla fine non ci resta nulla da mostrare ma si tratta di uno dei momenti di pesca piu' belli di sempre, in quello scenario surreale, col tramonto che rosseggia, noi che grazie alla bassa marea sembriamo sospesi in mezzo al mare, le spigole che attaccano le nostre esche e il foraggio a galla, sembra di stare in un videogioco. Che spettacolo.



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Arriva la notte. Molti degli angoli piu' interessanti del porto sono ancora a corto di acqua. Ci addentriamo sul sentiero del muretto, praticamente facciamo tutto il giro della baia fino ad arrivare ad una spiaggia che da sull'imbocco. C'e' una bella correntina, un paio di pescatori a fondo, e' evidente che se una spigola vuole entrare a fare spuntino coi muggini della baia deve passare da li. Alex monta di nuovo il black minnow bianco, io continuo un po col popper, un po' col pendolino, e qualche altra esca. Si sente qualche splash forte che fa ben sperare. Dopo una mezz'oretta arriva il momento tanto aspettato. Alex ha una bella spigola in canna! Vende cara la pelle, combatte forte ma anche questa volta ha la meglio. Un altro spettacolare esemplare di 47 centimetri! Una gioia incredibile.

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Rilasciamo anche lei e ci rimettiamo a pescare con rinnovata fiducia. Alex mi racconta come e' avvenuto l'attacco, la mangiata, il combattimento e il resto, e proprio mentre mi descrive il tutto la canna gli va di nuovo in piega. Ne ha un altra! Questa e' un po' piu' piccolina, ma ormai siamo in euforia totale.

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Continuiamo a sondare la zona ma a quel punto l'attivita' rallenta. Il giorno dopo abbiamo il traghetto nel pomeriggio, il picco di alta marea e' alle 3 di mattina e non ce la sentiamo di aspettare, cosi dopo qualche altro tentativo estemporaneo decidiamo di tornare casa.

Il giorno dopo decidiamo di tornare nel porticciolo vicino casa, concentrandoci nell'area paludosa che sta dietro al porto, dove la prima sera avevamo visto qualche bollata interessante. C'e' un vento forte e fastidiosissimo che rende la pesca complicata, ma ogni tanto si placa e i pesci sembrano attivarsi subito. Scopriamo quindi che la palude e' piena di buche popolate da piccole e voraci spigole che si avventano come matte sulle nostre esche, che siano top water, siliconi o quant'altro. Riusciamo quindi a scappottare per il quarto giorno di fila.

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Ormai e' ora di ripartire, che dire, e' andata oltre ogni piu' rosea previsione, siamo riusciti nella nostra missione e sicuramente da ora in avanti dedicheremo sempre piu' tempo alla ricerca di questo fantastico predatore, la regina dei mari. Dall'isola di Wight e' tutto, alla prossima!

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Edited by I-Lex - 7/22/2022, 07:17 PM
 
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view post Posted on 23/7/2022, 10:26
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claudio
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Che dire 😍✌️
Nullaaaa
Hai scritto... Descritto tutto come un'avventura
Bellissimo posto e bellissima esperienza
Complimenti 👌😇
 
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view post Posted on 31/7/2022, 20:02
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Bigotto
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Top trip! Grande Alex bella avventura di pesca… Posto molto affascinante e interessante👍
 
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