ciao a tutti
di ritorno da un lungo weekend di pesca in olanda dove ho avuto piu' dolori che gioie (perso il mio luccio PB a causa di un amico "poco lucido" al guadino
), ieri siamo tornati sul nostro Tamigi insieme al mio socio inseparabile Alex
la giornata promette bene, il meteo da pioggia battente praticamente per tutto il giorno, un vento intorno ai 20kmh e temperature ancora non ideali ma abbastanza in calo rispetto agli ultimi giorni
percorso di circa 10km, un tratto da noi ancora mai esplorato, da una diga all'altra. partiamo carichi all'alba, ci mettiamo entrambi a gomma e per la prima ora o giu' di li non succede praticamente nulla
dopo un po' decidiamo di passare a jerk. Alex monta la sua arma preferita, l'haku rapala, io metto su un bel super shadow rap che ho comprato in Olanda, colorazione chiara bianco/arancio. faccio il primo lancio sotto la sponda opposta, neanche il tempo che l'esca tocchi l'acqua e ho il primo attacco. niente di memorabile, ma scappottare presto e' sempre una gran cosa e sono molto contento:
come sempre o quasi la cattura non e' isolata ma segna l'inizio di una finestra di attivita' frenetica che dura una ventina di minuti. un paio di lanci dopo infatti allamo un luccio di buona taglia nello stesso spot, che purtroppo pero' si slama quasi subito. Alex monta nuovamente una swim di gomma, ottenendo un inseguimento di un altro luccio di taglia nel sottoriva, che gira intorno all'esca due tre volte e poi sparisce, e di un altro piccolino sempre sotto riva. decidiamo di spostarci di una ventina di metri, e ancora attivita', inseguimenti per Alex, una cattura per me, di un piccolo luccio che tengo sottoriva per qualche secondo in attesa della guadinata ma che alla fine riesce a slamarsi e a tornare nella profondita' del fiume.
i lucci pero' sono come le donne e noi lo sappiamo bene, un attimo prima ti fanno gasare e ti caricano a pallettoni facendotela annusare, poi invece ti lasciano a piedi
cosi e' anche sta volta, l'attivita esplosa all'improvviso, altrettanto improvvisamente finisce, e cosi optiamo per l'immancabile pit stop in un bellissimo pub dove ci concediamo un buon pranzo e un paio di birrette rinfrescanti
ormai siamo abituati che le cose piu' esaltanti succedono sempre dopo la pausa birra, speriamo anche stavolta sia cosi
e anche sta volta il pomeriggio diventa un thriller fantastico...Alex mette su la line thru che tante gioie gli ha dato nei canali, ma ancora mai nel fiume. e invece sta volta dopo pochi lanci scappotta anche lui, un bel pinello! e' piccolo e lo lasciamo andare velocemente senza fotografarlo
a questo punto ci diciamo: hai scappottato tu, ho scappottato io, siamo gia contenti cosi ma se arrivasse quello di taglia sarebbe spettacolare. il fiume ci ascolta e ci accontenta: Alex cattura un pesciazzo fantastico di 81cm con una panza che fa provincia, sempre sulla line thru
Alex e' "on fire". e' in fiducia con l'esca, e infatti poco dopo fa una "passatina" con la trota nel sottoriva, e da sotto parte sto missile (abbiamo riguardato le immagini sulla gopro, impressionante, parte a 100 all'ora verso l'esca) che manca l'esca la prima volta, ci riprova immediatamente e questa volta la riesce ad acchiappare. terza cattura in meno di mezz'ora per il socio! uno spettacolo.
io nel frattempo sto passando dalla gomma al jerk e viceversa in cerca della mia seconda cattura, che finalmente arriva (sulla gomma) un oretta prima del tramonto:
ovviamente Alex deve confermare che oggi e' in forma champions league e il lancio esattamente dopo il mio cattura un altro paperello, nello stesso spot:
questa cattura segna la fine di quest'oretta abbondante di attivita' frenetica, e il resto della giornata non offre null'altro degno di nota se non un persicone spettacolare che gironzola intorno alla swim di Alex senza pero' decidersi ad attaccare
e' buio ormai e decidiamo di rientrare...il percorso a ritroso verso la macchina e' forse la parte piu' esaltante dell'avventura, stanchi morti, passando per sentieri strettissimi e scivolosi, sotto una pioggia torrenziale, col vento che martella, nel buio piu' assoluto, fango ovunque e pericolo di scivolare, gli occhi degli animali che incontriamo tra i campi che illuminati dalla mia piccola torcia sembrano tante piccole stelle nel buio. lo so che sembra assurdo e le persone "normali" non lo capiranno mai ma e' al freddo, sotto l'acqua, al buio, mentre combattiamo la fatica e percorriamo sentieri improbabili di paesini altrettanto improbabili coperti di fango e impuzzoliti di pesce, e' proprio li che ci sentiamo piu' vivi e felici che mai
