.....e mi assale la nostalgia dell'estate, tanto più che qui il clima autunnale si è instaurato da poco. Tre o quattro settimane fa ero passato da un Brico, ero in bermuda e t-shirt ma sugli scaffali c'erano gli addobbi natalizi, pensai, "siamo in Australia", mentre lo stesso pensiero ironico era accompagnato da un che di amaro e dalla sensazione che forse stiamo avvicinandoci a qualcosa di nuovo, catastrofico. Dicevo, mi assale la nostalgia per un periodo in cui posso stare a mollo in costume, anche quando pesco a spinning, come quando da bambino passavo le estati innescando pezzi di gambero pescando le boghe col galleggiante. E' un periodo in cui il fatto stesso di non doversi vestire con vari strati e calibrando gli stessi a seconda del momento della giornata ti rende l'andare a pesca qualcosa di oltremodo gioioso e leggero: la canna, lo zaino con l'acqua e i pochi attrezzi e minuterie necessari, la borsa con gli artificiali e sei pronto per qualsiasi avventura piscatoria. Devo però fare una precisazione: d'inverno e ancor di più quando l'autunno porta le temperature ad abbassarsi è il periodo che amo di più per la pesca, le spiagge sono insolitamente deserte, mi piace la luce poco brillante dei pomeriggi autunnali al mare, inoltre i primi freddi, che hanno fatto cessare la musica e la confusione degli stabilimenti balneari che stanno colonizzando la costa, allontanano dalle spiagge anche i camminatori, i runner, i pescatori della domenica, tanto che capita di passare ore senza vedere anima viva, come ieri, quando ho incontrato soltanto uno spinner che, quando mi ha incrociato, mi ha chiesto: "soltanto occhiate? Neanche una spigola? Come mai?", ed io, che già mi ero messo il vestito da orso, stupito, ho risposto "come! come mai? ..... è il bello della pesca" e ho proseguito senza essermi mai fermato, ma questa è un'altra storia.
Dicevo l'estate, d'estate riscopro la semplicità della pesca, ora son esche artificiali e non gamberetti sgusciati, ma sempre a mollo sto e pesco sempre e ancora e mai smetterò. D'estate capitano più spesso pescate in compagnia, come questo giorno di fine agosto, quando c'era anche mio nipote che appena sta entrando nell'adolescenza e che mi riporta a tratti al 100% in quella dimensione di scoperta e stupore che sempre accompagnava la mie ore a pesca e che, se ancora non covasse, avrei appeso da tempo le canne al chiodo.
Eravamo in barca, compagnia un po pasticciona, quindi mi son portato delle "cannacce", la live bait e una premier da 3/4, mulinelli pure non top ma robusti quanto basta, uno spinfisher 4500 per la live bait e un technium 4000 per la premier. Eravamo ansiosi e speranzosi di trovarle. Alcuni anni tardano, quel giorno c'erano, piccole ma aggressive, tanto da regalare catture a raffica a tutti generando una sana e leggera allegria. Chissà perché in quel momento non stavo pescando, non stavamo pescando, le mie due canne erano libere, poggiate sulla murata, vedo due grosse cacciate, afferro la live bait e dico, "con questa se non sono rossi si fa", lancio e dopo due giri di manovella è in canna, salti e fughe poderose, accompagnati da un po' di apprensione perché le ancorettte originali del plastichetto non erano propriamente all'altezza dell'attrezzatura, ma evidentemente bastavano, bastavano appena dato che le marre erano state violentate.
Edited by anglernik - 17/4/2024, 10:53
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