Pur abitando molto vicino al lago di Bolsena mi trovo fuori provincia e fuori regione e, saputo che nella regione Lazio dal 2019 è obbligatorio il tesserino "segnacatture" mi sono interessato per reperirlo.
A questo punto ho scoperto, comico a dirsi (purtroppo), che gli assessorati regionali forse non sono consapevoli che ormai si vive nell'era della digitalizzazione universale e dello Smart Working e vi spiego il perché.
In base al link
www.regione.lazio.it/rl_agricoltur...ettaglio&id=127 effettuo una telefonata al numero indicato: mi risponde un (debbo dire gentilissimo) operatore che mi conferma la disponibilità dei tesserini presso il proprio ufficio in maniera gratuita; ringrazio per l'informazione ma chiedo ancora un "insignificante" particolare: "dove?" Con estrema naturalezza mi viene risposto: "qui a Roma!" Rispondo: "ma lei si rende conto che per ottenere questo tesserino io devo prendere un giorno di ferie, prendere il treno o l'autostrada e perdere una mattinata in mezzo al traffico della capitale?" Al che mi viene precisato che "delegati" alla distribuzione sono anche alcuni negozi di pesca (laziali) e le (sempre laziali) varie associazioni FIPSAS. Non frequentando abitualmente negozi di pesca "laziali" riesco ad ottenere un numero telefonico di un'associazione FIPSAS del viterbese al quale però non risponde mai nessuno. Infine un amico mi segnala che presso un rimessaggio barche viene distribuita tale rarissima e preziosissima documentazione per cui "sacrifico" un sabato mattina per recarmi in loco: il titolare molto gentilmente mi conferma che in effetti ha la delega alla distribuzione ma che in quel momento non ha tempo per cui lascio il relativo modulo firmato con gli allegati richiesti con l'accordo che mi avrebbe preparato il tutto e che o io o un amico che abita in zona saremmo nei giorni seguenti passati a ritirare il tanto atteso tesserino. Ritorno dopo una settimana ma scusandosi mi dice che non ha avuto tempo di prepararlo e mi invita ulteriormente a ripassare in seguito; un paio di giorni dopo va l'amico ma ancora nulla è pronto perché, si scusa, non ha avuto ancora tempo: al che ritengo opportuno di lasciar perdere e nemmeno di "disturbarlo" più né telefonicamente né di persona visto che io non sono caratterialmente abituato a considerare ciò che è un diritto come una "graziosa concessione".
Tutto questo racconto per proporre qualche riflessione/considerazione ... ma non sarebbe stato più logico e semplice organizzare la cosa in questo modo?:
- chi ne ha la possibilità può ritirare GRATUITAMENTE il tesserino presso gli uffici preposti (Regione/Provincia) o esercizi/associazioni convenzionate
- in alternativa compilare apposito modulo form on line in cui dietro corrispettivo pagamento (sempre on line) rimborso spese o quant'altro è possibile riceverlo al proprio domicilio (operatività tanto più giustificata in quanto ci troviamo ancora in piena emergenza Covid)
Non voglio arrivare a credere che dietro questa elefantiaca e macchinosa organizzazione burocratica ci sia l'obiettivo più o meno nascosto di "dissuadere" i pescatori non proprio residenti.
Tra l'altro leggendo attentamente quanto riportato nel link sopra indicato sembrerebbe che questo "mitico" documento risulti obbligatorio solamente per i pescatori residenti nella regione Lazio ma questo nessuno me lo ha saputo confermare e non andrò certo da un avvocato per chiarirlo ...
Questo è quanto.
Un saluto a tutti