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CITAZIONE (Pensionato @ 30/12/2023, 11:10) Tornando all'eging, Parlare di "..caso" è ovviamente un modo molto semplice e superficiale di darsi delle risposte, al termine di una sessione di pesca uno dovrebbe fermarsi a riflettere su ciò che è accaduto e memorizzare, ci sono delle regole di massima nella pesca che puntualmente vengono stravole, ma sono regole scritte da mammiferi terricoli, se le scrivessero i pesci probabilmente direbbero cose leggermente diverse, diciamo che sono regole basate sull'osservazione e la matematica, nel senso di statistica. Se in una determinata situazione metereologica un certo colore,forma, dimensione,movimento, funziona cinque volte su dieci, ecco che si sta formando una regola, l'insieme di tutte queste regole si chiama Esperienza. È un caso se le seppie le ho prese con artificiali la cui livrea, secondo il mio punto di vista, ricorda il pesce lucertola??? È un caso se i calamari hanno attaccato artificiali neri con un grado di affondamento di 5.5sec/mt.??? Quando non prendiamo niente e pensiamo di averle provate tutte, siamo sicuri di non aver, inconsciamente, cambiato poco o nulla??? Ci sono poi delle situazioni che sono al limite della comprensione, ve ne riporto una che ancora oggi non riesco a replicare. Sto pescando in un fiume con la mosca, so che pesci ci sono, so che artificiali preferisco e so come presentarglieli, ma nonostante tutti i vari tentativi e modifiche non succede nulla, è allora che faccio una cosa, lancio, la coda si stendere, infilo la canna sotto il braccio sinistro, mi accendo una sigaretta e un pesce attacca l'artificiale, normalmente si slama. Non è che succede sempre, magari, ma capita. È evidente che mentre mi accendo la sigaretta faccio muovere l'artificiale in un modo diverso che li attrae, ma ripetere volutamente quel movimento con la mano non sono ancora riuscito. Probabilmente resterà un caso irrisolto. Secondo me in mare ci sono tante variabili che non siamo in grado di verificare e controllare. Temperatura dell'acqua, correnti (possono essere più d'una nella colonna dove peschiamo), torbidità a fondo, presenza di altri predatori. Tutti elementi che nessuno è in grado di valutare, per cui a volte l'esca non viene attaccata perchè la nostra preda si è dileguata causa "avversari", oppure rispetto a ieri abbiamo uno o 2 gradi in meno di temperatura e il pesce sta da un'altra parte, o ancora, c'è corrente a fondo che disturba il naturale movimento dell'esca ma noi non riusciamo a percepirla. Questo non vuol dire che è inutile studiare e scervellarsi su forme, colori, movimenti dell'esca, ma teniamo in mente che quelle che a noi sembrano condizioni meteo marine immutate rispetto al giorno prima, invece potrebbero non esserlo, basta un nuovo elemento di disturbo (vedi sopra) a noi invisibile che il pesce non mangia, neanche se gli metti una fiorentina davanti.
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