Majoryn |
|
| CITAZIONE (&Ale& @ 22/12/2016, 15:07) Interessante ma siamo ot con molti discorsi.
Innanzitutto terrorizzar su discorso farmaci,assorbimento e quant'altro lo vedo fuori luogo in un ambiente (forum di oesca) dove sono pochissimi coloro che possono comprrnder l argomento , e ancor meno color che possono aver un opinione e forse 3 quelli che possono asserire a vero o falso con cognizione riguardo una affermazione!!!!!
Non era mia intenzione spaventare nessuno, solo sensibilizzare gli utenti. Ritengo che in ogni caso le persone debbano essere edotte sul problema dei tempi di sospensione. Non solo a riguardo dei laghetti a pagamento ma anche del pronto pesca nelle acque pubbliche, nonchè di quello commercializzato. Spieghiamo brevemente il perchè: i tempi di sospensione di un farmaco sono specie-specifici. Mentre la legge tutela il conservatore e l'ambiente garantendo i corretti tempi di sospensione sui farmaci dedicati ai pesci, nel caso in cui si applichi un farmaco di umana o per terrestri/volatili i tempi di sospensione non vengono garantiti e legiferati in quanto non esiste letteratura scientifica in merito. La legge impone tempi di sospensione di 500 gradi giorno (20 giorni a 25°C, 36 giorni a 14°C). Rispettati o meno, esiste un problema farmacologico di base. Credo che l'antibioticoresistenza sia un problema da non sottovalutare e che avrà delle interessanti quanto cupe evoluzioni in tempi estremamente brevi proprio a causa delle politiche sanitarie sopra citate.Non aggiungo altro proprio per non fare terrorismo. Ritengo comunque che questo come altri forum siano l'ambiente adatto a descrivere queste "particolarità" che caratterizzano anche il mondo della pesca e lo toccano in prima persona. Forse sbaglio ma credo che la formazione dei pescatori sia un mio dovere in qualità di scienziato (sebbene non operi più attivamente nel campo della ricerca).
Invito a smetter di far terrore . Un farmaco in quanto tale, somministrato ad un animale ,non e' assolutamente detto che all uomo arrivi attivo per svariati motivi. Una discussione in questa direzione personalmente può interessarmi, e apriamo un post a parte,su questo Tony chiedeva sportiva mente
Purtroppo devo smentire parzialmente la tua affermazione. Ti porto un esempio concreto. L'ossitetraciclina è un antibiotico con tempi di sospensione dipendenti dalla temperatura. Problema? Parte della molecola si fissa nell'apparato scheletrico degli osteoitti e risulta cancerogena. Quella componente permane nell'organismo dell'animale e viene liberata dalla cottura. Negli altri casi, solo ed esclusivamente il rispetto dei tempi di sospensione garantisce che la molecola non si muova all'interno della catena alimentare.
Non mi torna qualche affermazione...
- i maschi hanno minor tasso di accrescimento quindi costano meno. Immagino possano aver minor mercato, o minor interesse di coltura, ma a parità di esemplare proprio per quel motivo dovrebbe costar di più. Dove sbaglio?
Costano meno perchè vengono scartati all'epoca del sessaggio (maturità sessuale) in allevamento. Allevare maschi significa buttare soldi. Considerali un sottoprodotto.
- quei vagoni dincui parlo io, sono proprio tutte femmine,e hanno la pelle a penzoloni molla sulla pancia come le obese a 60 anni. Personalmente (non so come sia corretto chiamarle se riproduttori ((immagino di no)) o altro), ma sono tutte le trote\vacche che per ovvi motivi di grandezza, selezione nel tempo, ecc ecc sono state utilizzatr come fabbrica di uova.
Ovviamente sono tutte femmine, per la ragione che ti ho innanzi spiegato e perchè i maschi di trota superiori a 600 grammi di peso rendono poco sperma. Il sessaggio serve ad eliminare i maschi non necessari alla fase di riproduzione artificiale. Le teste (in gergo i pesci dall'accrescimento più rapido) di sesso maschile vengono tenuti, gli altri venduti o per i laghi a pagamento o per le gare di pesca (in deroga nel caso di O. mykiss) oppure per la processazione in industria alimentare umana o per animali d'affezione. Altro uso recente, per la produzione di farine di pesce. Le trote di grande stazza non vengono più utilizzate come riproduttori all'interno degli allevamenti tecnicamente più aggiornati per due motivi: 1) producono più uova ma di inferiore qualità "tecnologica", 2) gestire un parco riproduttori del genere costa di più (in alimento) e aumenta i rischi gestionali. Chiamarle riproduttori è corretto.
Discorsi acque pubbliche poi, apriamo 3 post perché con 1 non si fa nulla ....
Io oesco a Verona, dove la situazione è drammatica sportivamente, ma forse ce ancora una gestione,dove invece altrove non ce nemmeno quella. Non so se sentirmi sollevato da questo,o allarmato!
E' doveroso allarmarsi. I danni che la gestione, non supportata correttamente dalla scienza, sta facendo sono macroscopici. E' stato correttamente detto che gran parte del patrimonio genetico autoctono è andato perso. Io non punterò il dito sui responsabili ma sarò sempre il primo a muovermi per avvertire che siamo agli sgoccioli con una GESTIONE oculata. Vorrei poi portare all'attenzione di tutti il fatto che i letti fluviali sono cambiati nella granulometria delle ghiaie se e dove presenti (OT). Allo stato pratico i letti di frega delle trote sono ormai quasi inesistenti e, se presenti, in balia delle alluvioni o delle asciutte artificiali. Per quasi tutte le altre specie vale la stessa cosa: areali spariti o ridotti al lumicino. L'uomo ha per millenni convissuto con il fiume costruendo grazie ai materiali reperiti in esso. Come l'uomo dipende dal fiume così il fiume dipende dall'uomo. Ora l'uomo si è dimenticato del fiume e non lo gestisce più. I cavatori ringraziano. Eppure, che ci crediate o meno, erano loro a dare vita al fiume. Potete anche fare a meno di credermi ma in fin dei conti i fatti parlano da soli. Basta saper guardare.
P.s. Restiamo in topic che e' molto interessante per tutti penso,anche per chi legge e on intrrvine ...le letture del thrread lo dimostrano. Prro dobbiamo seguire un solo concetto altrimenti ci perdiamo in un coro di ragioni. Parliamo di obese trote e laghetti A questo punto direi che concludo qui. Non frequentando laghetti non posso far altro che intervenire se del caso e nelle mie competenze/conoscenze.
|
| |