Se penso al mio primo lancio a spinning mi assale un senso nostalgico non indifferente. Vuoi perchè fossi un ragazzino di 12 anni e l'età mi permetteva di spassarmela, vuoi perchè i ricordi portano a luoghi che ormai non ci son più.
Mio padre mi regalò una Browning da spinning e uno Shimano Aero 2000 che rimasero nell'armadio per circa venti giorni, un lasso di tempo interminabile. Era lunedì pomeriggio quando si preparò tutto, come un rituale di iniziazione, e si partì a piedi per lo stagno vicino a casa. Quel giorno mi sembrava il luogo più bello del mondo, perchè riuscivo a vederlo da un'altra prospettiva, da quella stretta passerella sull'acqua, e non più solamente dall'argine mentre andavo a scuola.
"Stai attento a non cadere" furono le uniche parole dette da mio padre appena prima di iniziare a pescare. Mi indicò il punto migliore dove lanciare e mi lasciò fare, correggendo ogni tanto i miei gesti "tecnici".
Era tutto magico.
Il culmine fu alla prima cattura. Un branzino, come li chiamiamo noi, di circa sette etti attaccato al rapalino galleggiante. Una volta portato a riva esclamai "è un black bass!", conscio di averlo riconosciuto dalle foto che vedevo sulle riviste sparse in casa.
È stato bello, bellissimo. È stato l'inizio