Apostoli dello Spinning

La trota della fine del mondo

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view post Posted on 26/6/2020, 15:40
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Fishing different
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Programmavo quell'uscita a pesca da molti giorni che lentamente erano diventate settimane.
Il lavoro, la famiglia, i mille bastoni tra le ruote che il vivere moderno ti mette come tagliole.
Uno sguardo tenace alla moglie ad indicare che ormai non ci sono più scuse sufficientemente valide a far sì che quel giorno diventi IL giorno.
Non ha mai digerito il motivo per cui a volte lascio soli lei con mio figlio; non è gelosa della pesca in se stessa, ma di ciò che provo, della pienezza che mi si legge in viso ad ogni ritorno. O almeno credo, se fosse per altro chi lo sa...
Ero quasi arrivato al posto prescelto e come ogni volta mi sporgevo oltre il finestrino per cercare di scorgere il riflesso dell’acqua nell’oscurità dell'alba. Come tutti i pescatori che devono raggiungere il posto di pesca, camminavo male, procedevo in precario equilibrio, inciampavo nell'erba alta.
Da lontano arrivava odore di sterpaglia umida, profumo assai caro a chi come me è cresciuto per campi, ed un airone cenerino che se ne stava immobile sull'altra sponda si alzò in volo disturbato dal mio incedere; questo non è un buon segno, sto facendo troppo casino! Scesi in acqua cercando di trasformare la bramosia del momento in calma e concentrazione.
Uno sguardo a destra, uno a sinistra, sono solo. Il letto del fiume era costituito da sabbia e ciottoli, mentre cordoni di alghe imitavano il movimento delle anguille.
Molte volte ho provato questa sensazione ma oggi mi sembra di specchiare la mia canna nell'acqua in un modo diverso.


Dopo un po' che pescavo, immerso nei waders e nel silenzio, le cime degli alberi iniziarono a muoversi come se fosse sopraggiunto una specie di vento, un vento strano. In acqua cominciarono a cadere una infinità di detriti vegetali, rami, foglie e il fiume cominciava ad agitarsi; ed io cominciai ad agitarmi!
Dietro al colle una nube nera avanzava minacciosa, lampi sinistri la squarciavano. Lampo a ponente - dicevano i vecchi - non lampa per niente.
Iniziò il diluvio, l'acqua era nel vento, il vento era nell'acqua, nemmeno il tempo di farsi la croce che in due minuti s'era scatenata la fine del mondo! Recuperai in fretta e furia il minnow appena lanciato, quando da sotto un sasso una trota inchiodò la precipitosa ritirata del mio artificiale.
Ero bloccato: acqua di sopra, acqua di sotto e un essere vivo attaccato dall'altra parte della lenza che non ne voleva sapere di venirmi incontro. Possono essere passati pochi secondi, così come diversi minuti, non ne ho idea; l’interruttore del tempo era spento, il cervello ormai lavorava solo per vincere su quel pesce, non esisteva altro.
Metterla nel retino fu questione di un attimo.
A terra sull'erba bagnata in un gioco di perle e rubini la trota non faceva una piega. Guardava me con gli occhi di una persona, uno di quelli sguardi che parlano. Anche io la guardavo immobile con le mani sulla faccia.
Nessuno dei due sapeva che fare.
Era bella, tanto bella da fare paura, superba, selvaggia, con la pinna dorsale armata, con la bocca pronta a parlare. Ero ipnotizzato, poi capii delle cose che in pochi capiscono.
Capovolsi il retino e la lasciai andare. Lei fece un movimento come un saluto e con un guizzo elegantissimo sparì in corrente.
Non so quanto la stetti a guardare mentre andava via; certo e' che i vecchi pescatori più si avvicinano a Dio e più in qualcosa gli somigliano.

Dopo non ci fu più niente, né acqua, né tuoni, né freddo. Restai diversi minuti accovacciato sulla sponda ad osservare il punto in cui il pesce si era immerso; poi, riprendendo con uno starnuto contatto col mondo che c’era attorno, compresi che era giunto il momento di andare ad asciugarsi in macchina...


(un racconto liberamente ispirato ad altre storie)
 
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view post Posted on 26/6/2020, 16:45
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Capo Setta
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Hai mai pensato di scrivere un libro? Perché secondo me hai un dono di mettere in righe quello che non tutti sarebbero capaci...
 
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view post Posted on 29/6/2020, 06:36
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paolopiso
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Complimenti
 
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view post Posted on 29/6/2020, 13:33
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claudio
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Ti capisco in ogni parola che scrivi..e hai il dono come i cantanti di scrivere le emozioni.
Nel momento che leggevo ero lì e sentivo lo scorrere dell'acqua..
(Io ho pure la fortuna di avere la mia donzella che mi segue in acqua a 12 gradi con le scarpe da scogli e pantaloni corti 😅🙈..
Sempre dicendomi che sono pesci da fare all'aviatora!!! 🤦)
 
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3 replies since 26/6/2020, 15:40   349 views
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