Il mare d'Irlanda - Pt. 2

Rieccomi qui dopo un paio di settimane dalla prima uscita. Stavolta, sempre in compagnia del pescatore local, ci avviamo verso una destinazione ancora più remota del Connemara. Sveglia alle 4, circa 1h di auto da Galway nell'oscurità ed alle 5.30 sono in questo slargo di una strada di campagna. Dopo circa una ventina di minuti di camminata abbastanza scomoda e con le luci in testa ben accese, arriviamo sulla scogliera.

Il mare è una tavola e non tira un alito di vento, e se ciò può essere molto favorevole per i lanci, non lo è per una delle piaghe principali irlandesi, ovvero i Midges, questi antipaticissimi moscerini succhiasangue che ben presto ci infestano e che mi faranno tornare a casa con parecchi marchi sul viso.



Vado subito in pesca con la mia Wixom 5 10-30g, mulo Sienna 4000 con trecciato da 33lb e spezzone di fluoro dello 0.37 che ben presto comincia a darmi problemi e mi porterà a pescare diretto con la treccia. Come esche uso delle jighead fatte dall'amico local di 14 e 17g con dei siliconi di Decathlon ed altri della Bearking a forma di verme aromatizzati presi da Aliexpress. Tutti daranno delle belle catture.

All'inizio si alternano dei pollock di misura media, tra i 25 ed i 37 cm ma quando cambio spot ne riesco a prendere uno sui 52 che mi fa sussultare ed emozionare essendo il migliore mai preso. Poi ci spostiamo in un altro tratto più comodo per i Wrasse che da me non salgono nemmeno a pagarli pur facendo visita un paio di volte all'esca ma schifandola sul finire.


Mi sposto ancora e stavolta lancio a ridosso degli scogli e vedo una sagoma emergere ed avvicinarsi all'esca proprio sotto i miei piedi. Finisco il recupero, lancio a 5mt da me e lentamente comincio a muovere la gomma color arancio presa da Decathlon e quando meno me l'aspetto una testata porta verso il fondo l'amo. Recupero rapidamente per evitare che si infili sotto gli scogli ma dopo qualche giro di mulo altra testata che quasi mi stacca la canna dalle mani. Alla fine, avendo fortunatamente uno scoglio vicino, riesco a portare la preda fuori dall'acqua e si rivela un altro pollock da 57 cm che al peso dirà 1.8kg e che dopo essere tornato a casa mi restituirà due filetti da 500gr ciascuno.



Questa cattura spegne i miei animi e le velleità. Pulisco il pesce in mare, sistemo il tutto, saluto l'amico e ritorno, dopo aver perso il cancello d'ingresso ed esser finito in una mezza palude, alla macchina con il primo pesce trattenuto d'Irlanda che la sera si rivelerà essere squisito con capperi e pomodorino. Che dire, in inverno ne vedremo delle belle.

Avventura , pare proprio una bella avventura ! Top

Ma quanto è bello il catch and release 🙂

Qualcuno dovrà pur dire qualcosa, qua manca solo il ricettario🙂

Ragazzi ho sempre praticato il catch and release. Da quando sono qui ho preso ormai una decina di pollock tutti oltre la misura minima e tutti rilasciati. Se ne trattengo uno non mi sento in colpa onestamente. Poi ho evitato di postare foto cruente o il piatto cucinato ma se il racconto viola il regolamento non ho problemi a toglierlo.

Grazie agli admin per la comprensione e mi scuso se ho creato disagio che ovviamente non si ripeterà più.