Solo un momento

Per quanto io mi sforzi nel cercare le parole non riuscirò mai (e non ci sono mai riuscito) a mettere in prosa "il momento".
Eppure da pescatore ho camminato, e sono passato attraverso molti "momenti" ; non posso far altro che trasferire ogni volta il mio stato nella lontananza più spirituale.
Proprio quest'arte della trasfigurazione è il mio pescare. Non sono libero di stabilire una separazione tra anima e corpo come gli altri, sono ancora meno libero di porre una distinzione tra anima e spirito.
Perché devo costantemente generare il mio pensiero alieutico da questo profondo, e provvedere a tutto quello di cui è costituito: sangue, cuore, fuoco, piacere, passione, tormento, coscienza, destino, fatalità. Pescare vuol dire trasformare costantemente in luce e fiamma tutto quel che sono, nonché tutto quel che mi riguarda: non potrò mai agire diversamente. Appare evidente l'impossibilità di qualsiasi controllo e di autodominio, sono totalmente inghiottito nelle mie ultime profondità e costretto a sbarazzarmi di ogni camuffamento, ogni mansuetudine e ogni via di mezzo. Ma da tali abissi ritorno sempre indietro rinato, con la pelle cambiata, con un gusto più sottile, cento volte più raffinato di quanto mai prima mi fosse accaduto.
Mi ripugna il pescare grossolano, ottuso, senza gusto.
Se ho ancora bisogno dell'arte di pescare questa è un'altra arte; leggera, fuggitiva, che divampa come una fiamma chiara in un cielo terso da nubi!
E lì, esattamente lì che il suono della canna che taglia l'aria si erge a emblema del tutto.
Un momento uguale a mille si modifica radicalmente ne "il momento" ed il mondo come l'ho sempre visto perde le sue forme.
Ritorno a respirare solo quando il minnow è a pochi cm dalla superficie dell'acqua, acqua che non era mai passata in quel punto e che mai più ci passerà.
Nessuna penna lo potrà mai scrivere, nessun pezzo di carta lo potrà mai rivelare...

Edited by Tsurikichi Nikke - 30/3/2021, 14:50