In posti pressati spesso l’approccio conta più dell’esca in se a mio parere. Posto il pescare sui pesci [CHE PUÒ SEMBRARE ‘NA CAVOLATA DETTA COSÌ, MA NON LO È], arrivarci in un modo o in un altro può fare tutta la differenza del mondo.
Perché ok il pescare lungo, ma bisogna anche contestualizzare:
da riva il lancio lungo può avere vari significati, che variano dal cercare acque battute meno con certi approcci per pescarle in maniera differente dal normale a, cosa in cui credo molto di più, cercare spot che non siano nell’immediato sottoriva. Perché il dire che si prende di più lanciando più distante è molto relativo: magari noi lanciamo un topwater a centro cava e stiamo pescando sopra una secca senza saperlo ed attribuiamo le catture alla convinzione [falsa in questo caso] che il pesce si allontani a causa della pressione di pesca. Io posso portarvi la mia esperienza, ad esempio, in una cava qui vicino a me, pressatissima, oserei dire uno dei posti più pressati in assoluto della mia regione, dove oltretutto natanti e belly sono vietati, dunque le poste pressate sono realmente sempre le stesse: i pesci più grossi [parliamo di bass over 50 cm] li ho presi tutti nell’immediato sottoriva a texas, jig e shallow crank, esattamente con le stesse tecniche usate da tutti gli altri che si lamentano del fatto che di pesce ormai ce ne sia ben poco e che macinano cappotti. La differenza? Il come le si mette ed il dove le si mette nello specifico spot. L’approccio insomma.
Poi oh, i miracoli li faceva solo uno…se non voglion mangiare non mangiano, fine della discussione. Ma spesso non si prende corti semplicemente perché…il pesce non è lì
Sul discorso barca si aprono un monte di scenari differenti, primo fra tutti uno molto sottovalutato dai più: i motori fanno rumore. E qui mi fermo perché le implicazioni mi paiono abbastanza ovvie [vedi disturbo e pesci che riconoscono tale rumore].