Propongo una discussione interessante, rivolta a chi magari ha avuto a che fare con questo materiale visto che non mi è mai passato per le mani.
Si usa solo nel trout area e nell ajing game. Ed è qui che è partito il frullatore (la mia mente
).
Ho notato che questa è una categoria di fili di cui si parla davvero poco. Parliamo di un monofilo in plastica (poliestere)
Ho curiosato online a riguardo e ho capito che viene prodotto in libbraggi davvero ridotti, affonda, buona resistenza all'abrasione, non ha allungamento ma ha una gestione in bobina piuttosto rognosa e scarsa tenuta al nodo.
E se trovassi un libbraggio sufficiente all'utilizzo in torrente (Ovvio con cannina morbida per l'uso di testine in corrente e piccole hardbait all'occorrenza)?
Per la tenuta al nodo si potrebbe ovviare usando ad esempio i ferretti no knot...buttandola lì.
Ci sarebbero vantaggi tangibili o è un no secco?
Con il rapporto diametro/tenuta come siamo messi? E' penalizzante nei lanci rispetto a un trecciato o si difende bene? E rispetto a un fluorocarbon?
La mia curiosità nasce dal fatto che sui sassi (e rovi) anche il miglior nylon da trota tende a fare brutta fine in breve tempo, problema che resterebbe irrisolto a meno che non esista in versioni vicine a 10lbs.
Sbizzarritevi!