CITAZIONE (Amorphous @ 1/3/2024, 10:14)
A me interessa molto quando sul mercato vengono posti degli aggiornamenti riguardanti l'attrezzatura da pesca, non tanto alle canne ma quanto ai mulinelli che nello spinning è l'attrezzo esposto a più usura di tutti.
Mi rendo conto però che ormai dal mio punto di vista l'innovazione tecnologica è a un punto di stallo e le aziende non sanno più che inventarsi.
Mi viene da usare come metro di paragone il nuovo Stradic FM: non cambia assolutamente nulla dal vecchio se non l'aggiunta di un paio di "sciccherie" che a detta di Shimano dovrebbero migliorare l'ingranaggeria interna e la durata della frizione. Nulla che faccia gridare al miracolo insomma.
Oppure la serie LT di Daiwa aggiornata al 2023: soliti mulinelli carini, leggeri, ma che peccano a livello di meccanica come i precedenti siccome è stato aggiornato solo il rotore, l'archetto e il guidafilo. Non parlo perché voglio screditare, assolutamente, però posseggo il vecchio Exceler modello 2020 taglia 4000, è stato il mio primo mulinello "serio" per lo spinning e l'ho usato e stra macinato, ora resta comunque scorrevolissimo però nell'utilizzo sembra come se si sia sbanato e lasco, non ha preso dei mostri e quindi lo sforzo maggiore l'ha fatto lanciando e recuperando ogni volta esche pesanti da lunga distanza.
A mio parere Daiwa fa un marketing leggermente scorretto sotto questo punto di vista, pubblicizza i suoi mulinelli LT come adatti a qualsiasi tecnica, ma il corpo ultraleggero che hanno gli fa perdere colpi dopo poco se usati nello spinning medio-pesante in mare: non basta avere la manetta avvitata per far sì che il mulinello diventi automaticamente un attrezzo di potenza.
La prossima innovazione che porteranno su questa fascia di mulinelli (parlo della fascia medio economica che va dal Ninja/Revros al Fuego), e qui ci metto la mano sul fuoco, sono sicuro sarà il corpo monoscocca come i fratelli maggiori.
Per terminare il papiro quindi, per me no, non vale la pena acquistare qualsiasi novità che esca a meno che non si tratti di un miglioramento concreto, cosa che al giorno d'oggi non trovo da nessuna parte. Secondo me il campo delle innovazioni importanti nella tecnologia applicata alla pesca si è fermata a prima del 2020, dopo quell'anno trovo non sia uscito nulla di davvero interessante per cui valesse la pena effettuare un upgrade.
In linea teorica sono d'accordo che non ci siano stati veri e propri cambiamenti radicali negli ultimi anni, ma non concordo su alcuni punti.
Il nuovo Stradic è una gran bella macchina e qualche differenza apprezzabile, rispetto al vecchio modello, c'è:
1) ha l'infinity cross (che deriva a cascata dallo Stella), che riduce le tolleranze tra drive gear e pinion gear, il che si traduce in una miglior resistenza complessiva degli ingranaggi (leggi: durano di più, sono meno soggetti a giochi e a usura), mantenendo in ogni caso il mulinello molto scorrevole.
2) ha l'infinity drive (che deriva sempre a cascata dai top di gamma, vedi Stella), il pignone non tocca l'asse principale, non lo "supporta", riducendone così la resistenza, il che si traduce in maggior scorrevolezza del mulinello (e se lo prendi in mano e lo fai girare te ne accorgi), anche sotto sforzo (meno impuntamenti, ecc).
3) ha il dura cross (caratteristica di modelli di fascia alta, sempre Stella), quindi una frizione sostanzialmente migliorata.
4) ha l'anti-twist finn, la famosa pinnetta.
I punti 1, 2 e 3 non mi paiono tanto delle semplici "chicche"; hanno eseguito un upgrade sul mulinello (che trovi sotto ai €200) con tecnologie che appartengono a una fascia ben più alta; quindi, ti ritrovi in mano un mulinello sempre più robusto e meno soggetto a giochi causati da tolleranze a un prezzo non proibitivo (e che potenzialmente potrebbe essere il "mulinello definitivo", nel senso che nel 90% delle situazioni sei coperto e a posto per molto tempo).
Non sono d'accordo neanche sui Daiwa: quelli nuovi sono molto molto belli e ci sono differenze con quelli precedenti. Nota tra l'altro che a me Daiwa ultimamente non va molto a genio, ma riconosco che alcuni salti di qualità ci sono stati; gli ultimi sono ben fatti, anche a detta di amici.
Sulla questione dell'Exceler in particolare, per me semplicemente non è un mulinello adatto a utilizzi medio-pesanti; lo vedo bene per utilizzi medio-leggeri, lo vedo bene sotto a una bolognese, ecco. Conta anche che, per quanto sia bello, è un mulinello che sta abbondantemente sotto i €100, quindi dura quel che dura, con tutti i suoi limiti e non penso sia colpa di Daiwa che pubblicizza i prodotti in questione come adatti a ogni situazione; mi pare scontato che un mulinello del genere, rispetto a uno Stradic o ad altri mulinelli Daiwa, duri meno e sia meno indicato per fare alcune cose, non serve che lo dica Daiwa, basta prenderlo in mano, leggere le caratteristiche. Il problema è che a volte si scelgono mulinelli che non sono adatti all'utilizzo che si vuole fare; non si può pretendere che Daiwa cambi tutto su un mulinello come l'Exceler, affinché lo renda "bulletproof", perché non è quello lo scopo per cui è nato.
CITAZIONE (Nembo Kidd @ 1/3/2024, 11:20)
Leggo un sacco di opinioni personali basate sul nulla sulle strategie commerciali di marchi giganteschi, da persone che non sono nel commercio.... queste recensioni sono spam (scusate) "la shimano ultimamente adotta la politica ecc ecc " ma che ne sai, magari è il tuo negoziante che adotta sta politica, o il rappresentatnte... la catena è cosi lunga che per uno che non è nel campo è impossibile ricostruire i passaggi. siamo seri
Non so se ti riferisci anche a quello che ho scritto io; in tal caso, non serve avere un master in economia o chissà cosa per vedere come cambiano le politiche di un'azienda; basta comprare i prodotti dell'azienda e avere a che fare con l'assistenza per capire come vanno le cose, posto che alcune cose le so anche perché me le hanno dette persone del settore.
Il venditore non decide nulla, decide Shimano come agire e, nel caso specifico dell'assistenza, ho visto con i miei occhi le mail arrivate al negoziante, spedite da Shimano. Quindi scusa ma può darsi che qualcuno sappia più di te sull'argomento; questo non per essere superiori a nessuno, sono l'ultimo arrivato, ma "messaggi spam" anche no. Poi sei libero di crederci o no, ma se pensi che la gente perda tempo a scrivere cazzate, sbagli (almeno nel mio caso, anche perché non ho interessi sottesi, non mi pagano per scriverlo, anzi faccio un piacere a riferire certe cose, visto che qualcuno può non saperle).
Il negoziante può essere più o meno serio, ma la politica di assistenza di un'azienda è una, non mille; se il negoziante non ha voglia di attivarsi per chiamare l'assistenza e si inventa chissà che scuse, è un problema del negoziante stesso, perché l'assistenza funziona allo stesso modo per tutti.
Il punto è che, nel corso degli anni, la politica dell'assistenza è cambiata ed è oggettivo, così come è cambiata la qualità dell'assistenza stessa.